La conferenza dei servizi del 25 maggio ha approvato il progetto presentato dalla società Cava di Grumello, per l’autorizzazione e le modifiche dell’impianto di trattamento dei rifiuti in località cascina Angiolina. E’ la stessa località interessata dalla futuribile discarica richiesta da Cremona Ecologia per lo smaltimento e il trattamento dei rifiuti dell’acciaieria Arvedi e di altre aziende. Quella del 25 maggio è stata una riunione intima, per così dire: erano presenti soltanto Barbara Pisaroni, funzionaria del settore Ambiente della Provincia, assieme al consigliere delegato della società da decenni attiva a Grumello, l’ingegner Ercole Grisoli, che era affiancato dalle consulenti Ines Bertoli e Rebecca Zanella. Quest’anno la stessa società ha subito una diffida da parte della Provincia e si rimette dunque in regola.
Le conferenze dei servizi in materia ambientale trattano di argomento di notevole interesse per i cittadini, ma spesso sono poco partecipate per una serie di motivi. Non che in particolare la riunione del 25 meritasse eccezionale attenzione: solitamente però la partecipazione è ridotta, non solo per l’assenza di associazioni e cittadini residenti nella zona, ma anche per la mancanza degli attori istituzionali. Vige la norma del consenso-assenso, quindi la mancanza dell’Ats e del Comune di Grumello vale il via libera, certo informato e consapevole. Gli argomenti in discussione sono complicati: la partecipazione cui mi riferisco non comporta però automatico contrasto e ostacolo ai processi decisionali, varrebbe invece a sviluppare una conoscenza più diffusa sui temi che si ripresentano a volte con allarmismo.
Il progetto viene approvato, in attesa però del parere della Regione Lombardia e ci sono anche prescrizioni.
La capacità dell’impianto rimane invariata: 1.200 tonnellate al giorno per ognuno degli impianti di frantumazione e vagliatura inerti, 240 per la linea gessi, 144 per le sezioni di selezione e miscelazione, è attivo poi uno stoccaggio di 30 metri cubi per i rifiuti pericolosi e un altro stoccaggio delle stesse dimensioni per i rifiuti non pericolosi destinati a terzi. E’ di 13.880 metri cubi lo stoccaggio di rifiuti trattabili sul posto.