Dopo la visita della giunta accompagnata dalle associazioni ambientaliste, sembrava che la rinascita del parco del Morbasco fosse questione di giorni, invece trascorre un anno e non se ne fa nulla. Si entra nel delizioso parco e per i portatori di handicap dopo il parcheggio e lo scivolo c’è subito l’erba: loro qui non possono entrare, solo guardare. Per la verità il maggior polmone verde cremonese è poco frequentato, così poco che quando il consigliere dei cinque stelle Lucia Lanfredi ha letto oggi la sua mozione le prime reazioni sono state domande: “Qual è questo parco?” E’ quello vicino a viale Po? A Cavatigozzi? E’ il parco di interesse sovracomunale? No, è la grande zona verde che fra via Massarotti e via Trebbia si estende fino a via Milano, tanto fitta di alberi che pare dimenticata. Lucia Lanfredi chiede di realizzare un percorso specifico per i disabili: dunque perché non collocare attrezzature e agevolarne la frequenza? Si favorisca l’aggregazione, si renda più semplice l’attività ricreativa e sportiva, rendendo più accessibile la zona con una serie di interventi, quando si trovano fondi. Federico Fasani richiama la pentastellata: ci vuole un progetto, si parta dall’ultimo progetto e si proceda, senza limitarsi a collocare arredi nel verde appena si può. Tra una critica e una controcritica, però, si afferma un chiaro desiderio: dare un’accelerata al rilancio del Morbasco, con le sue piccole lanche e le piante cadute dopo la grande nevicata dell’altr’anno. Alessia Manfredini precisa che già ci sono cinque panchine, tre aree attrezzate e percorsi stabilizzati: non siamo all’anno zero. Tra il pubblico qualcuno si meraviglia che si discuta tanto di un parco, che si voleva riqualificare già anni fa, e invece è stato assediato da nuove palazzine vicino alla scuola media Virgilio. Francesca Pontiggia trova generico parlare di valorizzazione di spazi cittadini e invita una discussione in commissione Territorio: più che di ambiente, si parli di urbanistica. E anche Filippo Bonali ricorda che di giochi per bambini ne sono stati collocati nelle vicinanze. Il capogruppo del Pd Rodolfo Bona rilancia la proposta di Fasani: ripartire dall’ultimo progetto e far rivivere il parco maltrattato dalle intemperie. In consiglio comunale oggi non sono state prese decisioni di rilievo: l’approvazione del documento di programmazione e alcune variazioni di bilancio. Si riapre però grazie al parco, dopo tante lotte sulle privatizzazioni e le partecipate, il dialogo con le minoranze. Il capogruppo della lista civica del sindaco, Enrico Manfredini, sancisce la decisione definitiva: il parco è molto bello ed è una risorsa per la città, valorizziamolo.