Malore stamattina sul treno Cremona-Brescia delle 7.22: una persona all’arrivo a Brescia si è sentita male ed è stata fatta sedere accanto ai binari, poi si è ripresa senza chiamare il 118. La carrozza era stipata, e sin dalla partenza, come altre volte è successo. Per evitare ulteriori disagi, i viaggiatori – che da tempo si scambiano avvisi e informazioni su un gruppo whatsapp – hanno avvisato i compagni di viaggio di non salire alle fermate successive, perché non ci sarebbe stato posto. Era infatti un treno monocarrozza del 1977: il riscaldamento e la compresenza di troppe persone all’interno del treno ha creato disagio. Trenord, saputo del disagio, ha avvisato che sarebbe stato effettuato anche un servizio autobus sul percorso Cremona-Brescia. Chi però aveva bisogno di arrivare in tempo alle 8.20 a Brescia, per motivi di studio o di lavoro, non è salito sul bus e ha preferito il viaggio in automobile. Il monocarrozza era diesel: la linea Cremona-Brescia è ancora penalizzata dall’uso di vecchi treni con sistemi di alimentazione inquinanti, ancora in circolazione malgrado le lamentele, con scarsa efficacia su Trenord, sia dei passeggeri, che dei cittadini che degli enti locali.