Le centraline Arpa di Cremona, in piazza Cadorna, e di Spinadesco oggi offrono dati di particolare interesse, perché ieri, 13 agosto, giorno dell’incendio presso l’acciaieria Arvedi, la qualità dell’aria risulta rispettivamente buona e accettabile, con un abbassamento del livello delle polveri sottili pm10 sulla media giornaliera di ieri rispetto a quella del giorno precedente. A Castelvetro Piacentino, ugualmente, la centralina di Arpa Emilia non rileva alcun problema, tranne il livello d’ozono, alto ma non oltre la soglia, come a Cremona: le polveri sottili pm10 sono nella norma. Sono centraline in grado di rilevare soltanto un certo tipo di particelle, con determinate dimensioni, quando si parla di pm10. Avevano ragione i Radicali, come ha ricordato Gino Ruggeri in un servizio di Telecolor: occorreva investire per un monitoraggio ambientale molto più raffinato, dopo la sentenza di primo grado a sfavore di alcuni manager della raffineria Tamoil di Cremona.



